giovedì 19 giugno 2014

Aber- anno III- trentacinquesima settimana


C’è chi viene e c’è chi va…

Cogliamo l’occasione di questo post per fare un po’ di aggiornamento sulle presenze ad Aber e insieme qualche riflessione, in modo particolare, su chi e soprattutto su come alcuni sono stati “allontanati”.
 
Ma iniziamo da “chi viene”: diamo il benvenuto a Vito ed Elisa. Entrambi chirurghi. Il primo è un chirurgo fatto…ma non ancora finito (!) mentre la seconda è specializzanda al penultimo anno. Vito è un mio quasi compaesano pugliese che è arrivato a metà maggio e che dovrebbe rimanere per circa sei mesi. Purtroppo a causa del pellegrinaggio non ho avuto modo di conoscere sua moglie e soprattutto le sue prelibatezze culinarie che mi avrebbero fatto sentire a casa prima del tempo! Friselle, pasta al forno alla pugliese, soppressata…mentre io mangiavo posho e fagioli!!!
Elisa prosegue invece la tradizione delle nostre amatissime vicine di casa…in meno di una settimana le due piccole pesti le hanno già tappezzato i muri con numerosissimi disegni di dubbio gusto ma che, chissà, un giorno potrebbero essere le opere d’esordio di due pittori futuristi. Fin d’ora le chiediamo scusa per il tormento che le daranno! Oltre a queste considerazioni, pensavo come loro sono le prime persone da quando siamo arrivati che rimarranno qui anche dopo la nostra partenza. Finora eravamo abituati ad accogliere, condividere e salutare mentre Vito ed Elisa erediteranno un pochino il ruolo di “lungo degenti”! Anche questo è segno, nel bene e nel male, della nostra ormai imminente partenza.
 
Passando invece al “chi va” vogliamo segnalare l’allontanamento di due infermiere dall’ospedale e della suora responsabile dell’orfanotrofio. Vorremmo riportare questi due episodi non per puro spirito di cronaca o, nel caso della suora dell’orfanotrofio, per festeggiare insieme a voi (come sapete non correvano rapporti idilliaci tra me e la responsabile del St.Clare!) ma perché sono sintomo di un atteggiamento ancora una volta non molto condivisibile dell’amministrazione dell’ospedale e dei donors dell’orfanotrofio. Come ormai sapete bene sia io che la Mari dal primo giorno che siamo arrivati abbiamo cercato di condividere il nostro modo di lavorare con i nostri colleghi cercando di essere comprensivi verso impostazioni o idee diverse ma evitando un eccessivo buonismo verso menefreghismi, pigrizie e disinteressi (o interessi che non fossero primariamente quelli dei destinatari del servizio). Per questa ragione erano state numerose le segnalazioni a chi di dovere di assenze ingiustificate, scarse o nulle attenzioni verso i ragazzi, mancanza di volontà di collaborare e altri atteggiamenti che secondo noi avrebbero meritato quantomeno un richiamo. Invece niente, la matron (responsabile delle infermiere) continuava a giustificarle con ragioni incomprensibili e il board dell’orfanotrofio (organo responsabile del menagement) non prendeva nessuna decisione in merito. Poi la svolta, improvvisa. Indovinate la causa? I soldi! Già, come sempre, l’elemento che fa smuovere le situazioni sono i soldi. Fa niente se i pazienti muoiono o i ragazzi sono abbandonati a loro stessi ma se mi rubi mille scellini sei finito. Così è successo che le due infermiere sono state colte in flagrante mentre si intascavano dei soldi e anche la gestione economica del St.Clare incominciava a destare dei dubbi. In quattro e quattr'otto sono state prese decisioni definitive. Licenziate le due infermiere e allontanata la sister. Chiaramente condanniamo anche noi questo tipo di atteggiamenti ma ci fa riflettere il fatto che solo quando le amministrazioni si sentono ingannate allora sono in grado di prendere decisioni nette mentre quando a rimetterci sono i più deboli, ancora una volta non sembra interessare a molti. Ma non dovrebbero essere i più tutelati?

1 commento:

  1. Cari amici... proprio ora che siete quasi alla fine, guardate un po' cosa ho trovato... :)

    https://www.youtube.com/watch?v=KjafjN9xLsw

    Arrivederci e a presto!

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