domenica 1 giugno 2014

Aber - anno III - trentaduesima settimana

 Anche questa settimana ospitiamo un post scritto a sei mani da Laura Guido e Davide...a volte è bello vedersi e vedere il mondo attraverso altri occhi...

E approfittiamo per ricordare a chi ci è venuto a trovare o ci ha incontrato qui ad Aber, più o meno di recente, che è sempre il benvenuto a postare sul nostro blog, per raccontare attraverso altri sguardi questo angolo di mondo!
Buona lettura...


L’ABC dell’Africa

Quasi tutta l’Africa lango di Aber ad una valutazione superficiale potrebbe stare in un ABC…
Eccolo.
<< Apwoio >> <<Apwoio>> <<Ber?>> << Ber!>> <<Copango?>> << Copporopè!>>
<<Ciao!>> << Ciao!>> << Bene?>> << Bene!>> <<Novità?>> <<Tutto al solito!>>
Bene? Sicuri che va tutto bene? No, in effetti non ci sono novità, ma questo non va bene, qualche novità ci deve essere, guardate bene” verrebbe da dire quando in 15 giorni senti questo dialogo in lango così tante volte che ormai lo dici anche tu povero milanese che stenta a dire due parole in inglese…

Beh noi che abbiamo avuto l’occasione di vivere questa ricca esperienza difficilmente descrivibile in poche parole (come farebbe un lango..), abbiamo pensato di usare qualche parola in più e, guardando bene, abbiamo trovato almeno un’altra ventina di lettere oltre l’ABC per dire questa nostra Africa, e vorremmo condividerle con gli amici del blog…                                                       




A come l’alfabeto degli amici ad Aber fatto di gesti semplici familiari quotidiani che hanno reso l’esperienza in casa Piccio indimenticabile
B come Basket time occasione sportiva e divertente che il nostro eroe Berna (Davide) nel match Italia – Uganda ha voluto vivere con lo stile NBA del basket spettacolo, tra cadute voli piroette a piedi scalzi sul cemento: ne porta ancora brutti segni...

C come lo sport preferito dagli abitanti di Aber: la Corsa al mango: al primo soffio di vento posizionarsi nei pressi del mango con aria indifferente (nei pressi, mai sotto, dove ci sono i famosi serpenti del mango, quelli verdi, forse non velenosi, - come forse??), tenere lo sguardo fisso al mango giallo (maturo) che starà per cadere e al primo movimento di caduta del frutto dal ramo fiondarsi a raccoglierlo cercando di non farsi colpire, caso in cui il trauma cranico è assicurato; un pomeriggio Guido e Franci sono rimasti 20 minuti a fissare la pianta di mango e poi hanno vinto! (brutta cosa la fame…)




D come Dai che ce la facciamo ad arrivare lì in 36 ore di meraviglioso viaggio passando dal Rwanda e poi su a Kampala da dove iniziava l’infinito viaggio nel bush ugandese su un pullman con uomini donne bambini e bestie, a due ruote sull’asfalto e due giù, per una pendenza di 45 gradi sul lato...
E come Esagerati i semini in un limone, i fagioli che cadendo a terra danno la pianta, le stelle nel cielo, le termiti nel volo nuziale, i temporali tropicali, gli orizzonti infiniti, il rosso della terra, il numero dei figli…  

F come Futuro che nella grammatica lango non esiste … e come si fa a pensare ad un futuro se non si sa se si arriva al mattino dopo e se lo sguardo al domani è “magari qualcosa succede”…
G come Franci il Guerriero che cammina a testa alta, unico bambino musungu, col suo cerotto in mezzo alla fronte che lo corona eroe dei due mondi;






  H come Aber Hospital dove la Pizzi, furibonda, al cesareo numero 200 (almeno) deve ancora dire alla strumentista “bisturi” “forbice” “filo”, dove Stella muore di leucemia (forse, come si fa a far diagnosi? la suocera i soldi per andare al Lacor Hospital per la biopsia non li ha e forse la mucca che invece ha le serve per comprare un’altra moglie al figlio..), dove Moses viene dimesso (VIVO) con le prime tre cause di morte al mondo e ritorna a casa a riprendere in mano la zappa che aveva lasciato per un “dolorino alla schiena”, dove le donne per riposare un po’ si fanno ricoverare mimando crisi convulsive e meningiti che (qualche volta, poche) fregano anche la Pizzi;
I come Iceme, Lacor e tante altre realtà dove persone diverse in modi e tempi diversi hanno dato e danno la vita per gridare e vivere una giustizia, dare e chiedere dignità e libertà;   
J come Jafar Piccione, grasse risate, grazie Marco! ed evviva tutti i Piccione, ormai tantissimi anche in Africa!
K come Kassava… “no, grazie, come se l’avessi presa, davvero…” L come Lariam che da bravi stiamo ancora prendendo, come fossimo ancora un po’ lì in Africa;
M come Muezo gioco africano fatto di legno e semi, gioco che richiede abilità, velocità e ragionamento, regalo di Martin a Marco, a cui anche noi abbiamo cercato di imparare a giocare, segno delle belle relazioni che oltre agli ostacoli della lingua e della cultura Marco e Mari hanno; saputo intrecciare, relazioni nelle quali anche noi in qualche modo siamo entrati, nel nostro piccolo, perché le relazioni vere tendono ad allargarsi;
  N come Nilo, regale e maestoso, che fa il solletico ai coccodrilli e agli ippopotami, che rispecchia i voli spettacolari dei martin pescatori e delle libellule, che rende verde e rigogliosa la terra rossa d’Africa e che incanta nelle sue cascate;
O come hO visto Milan - Atalanta nel Mc Donald di Kampala (no comment);
P come il Pellegrinaggio (in corso) a Namugongo di Marco, per camminare insieme, per fare un pezzo di strada (solo 450 Km, gli stessi delle nostre 6 ore di pullman…) con gli Ugandesi: aspettiamo i tuoi racconti!! (no tranquillo non diciamo in giro che ti sei portato la tenda “pronta in un lancio” della Decathlon, la Moca rigorosamente da UNO, il filtro per l’acqua, la maglietta in microfibra assorbisudore e ti sei spruzzato di insetticida Biokill se mai anche gli insetti avessero voluto camminare con te…);
Q come Quirino gigante buono, fedele autista nel tratto Entebbe – Kampala: un grazie particolare a lui per averci offerto a casa sua a finestre chiuse e con la stufetta accesa (fuori la temperatura era drammaticamente scesa da 38 a 30 gradi) una bevanda simile alla cioccolata calda che ci ha mandato in sciolta all’aeroporto di Entebbe e di Istanbul (sempre piacevole…);
R come Rientro che si avvicina, vi aspettiamo in questo povero Occidente;
S come Spiedini di capra serviti su raggi di bicicletta ad ogni fermata del bus, versione ancestrale del Mc Drive..;
T come Tse Tse, la mosca assassina che, si legge nelle bibbie dei tropicalisti: “può trasmettere diversi tipi di Tripanosoma (bestiolina che trasmette la “malattia del sonno”, un sonno…eterno…ndr) che si incrociano proprio lì nell’East Africa nella zona delle Murchison falls (le cascate del Nilo di cui sopra) e, per quanto ormai i casi siano rari, colpiscono principalmente gli avventurosi turisti che si inoltrano in quel territorio..”. Marco: <<ricordatemi che quando giriamo a sinistra su per il bosco, si devono sollevare i finestrini, se no entrano le mosche”; peccato che il tubo della macchina si sia rotto proprio in quei paraggi ai piedi del bosco e abbiamo assistito al macchinoso tentativo di riparazione del tubo per un’oretta all’aria aperta e che nella barca sul Nilo ad un certo punto ci sia stata un’invasione di mosche.. Beh ce la raccontiamo tra qualche mese…!!!
U come Uragano tropicale che pochi giorni dopo la nostra partenza ha abbattuto manghi e con essi capanne (tra cui la Moschea di Mustafa papà di Jafar Piccione a cui mandiamo il nostro pensiero affettuoso) – vedasi E e M;
V come Varicella: scusaci Samu se ti grattavi e noi pensavamo ad un simpatico capriccio per attirare la nostra attenzione e ancora adesso, guardando la tua foto alla pozzanghera con la manina che cerca di raggiungere la schiena per un attacco di prurito, ci sentiamo male!


W come What are you looking? Chiediamo a dei turisti americani nel Parco tutti intenti coi cannocchiali a guardare in una direzione… : Lions! Lions? WoW! Noi si stava guardando un meraviglioso esemplare di tartaruga, notando che di simili ce ne sono anche …al Parco Lambro…!






X: impossibile segnarla sui più comuni atlanti cercando Aber! Ma dove siete (siamo) andati?!?!
Y come You and Me, l’opzione telefonica tra Marco e Mar…iagrazia? Ma no! Tra Marco e Martin che a dispetto dell’ABC dei lango (vedi sopra) ha scelto di unire virtualmente la sua SIM a quella di Marco per dire tante parole parole parole – vedasi M;
Z come Zappare, che se passa a sport olimpico l’Uganda porta a casa l’Oro come nella Maratona..
Apwoio
Davide Guido e Laura

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