Piccio-almanacco
La Mari dice spesso che a me piace fare
il momento almanacco...effettivamente è così! A volte per ricordare
alcuni periodi difficili ormai trascorsi, altre
volte per celebrare avvenimenti o ricorrenze che hanno segnato
alcuni momenti della vita. Non potevo naturalmente esimermi dal farlo
per la nostra avventura africana.
Fra pochi giorni ricorrerà
l'anniversario del nostro arrivo ad Aber...il secondo anniversario
per l'esattezza! Già, due anni di Africa.
Oltre a tutte le
sensazioni già condivise durante questo periodo, mi colpivano due
riflessioni:
- è la casa in cui, da sposati, abbiamo vissuto più a lungo;
- il Franci ha vissuto più tempo in Africa che in Italia!
Per quanto riguarda la
prima, il nostro girovagare in questi 7 anni di matrimonio ci ha
portati a non sostare mai per più di due anni nella stessa casa: 6
mesi nella prima casa di Parma, quasi 2 anni nella seconda (con
l'intermezzo di 3 mesi a Liverpool), quasi due anni a Rho, 9 mesi a
Cambiago. Non per niente la bomboniera del nostro matrimonio era una
tartaruga...casa sempre sulle spalle e camminare! Scherzi a parte si
potrebbero fare molte riflessioni su cosa significhi “casa”
estendendo il significato oltre le quattro mura dell'edificio-casa.
“Casa è dove posso stare in pace” per dirla con le parole di
Lorenzo, ma allora cosa vuol dire trovar pace? vuol dire compiere la
propria strada? Vuol dire sentirsi al sicuro? Vuol dire essere vicino
agli affetti? Vuol dire camminare insieme ad un gruppo di persone?
Forse l'ottimo sarebbe riuscire a sintetizzare tutti questi tentativi
di risposta in un solo posto...ma può risultare difficile e così
bisogna privilegiare l'uno o l'altro aspetto a seconda dei momenti.
La seconda riflessione porterebbe farci addentrare in considerazioni
sull'argomento immigrazione/diritto di cittadinanza e quant'altro ma
risulterebbero forse un po' pesanti così mi limito a condividere
delle sensazioni: è strano pensare che il Franci sia cresciuto più
qui in Uganda che in Italia. Quando siamo arrivati non aveva ancora
due anni e adesso ne sta per compiere quattro. Naturalmente, da
genitore, capita spesso di chiedersi se per lui (e ora anche per il
Samu) rimanere qui sia la scelta giusta, ma anche in questo caso non
mi so dare una risposta sicura. Fa specie sentirgli dire che il suo
frutto preferito è il Jaka fruit e non la fragola o la mela (chissà
che ridere quando andrà all'asilo in Italia e gli faranno la stessa
domanda?), stupisce sentirgli dire che noi siamo gli unici grigi (già
non bianchi e neri, ma sfumature di grigio!); meraviglia pensare che
ha visto più elefanti, giraffe e coccodrilli che cani e gatti.
Non so, come sempre gli
almanacchi non risolvono problemi e non danno risposte a domande.
Semplicemente suscitano emozioni...ma forse è proprio da queste che
bisogna lasciarsi trasportare per capire cosa è giusto fare e dove
andare.
Sempre emozionanti!grazie!
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