martedì 21 agosto 2012

Aber - anno II - quinta settimana

15 agosto, Assunzione della Santa Vergine Maria, festa di tutte le donne qui ad Aber.
Durante la settimana che ha preceduto ferragosto nella parrocchia di Aber si è tenuto un ritiro di donne cattoliche che è culminato proprio con la festa dell'Assunzione.
Un pomeriggio sono andata in Chiesa durante un momento di ritiro e ovviamente sono stata ospite d'onore! Erano davvero tante, forse più di 100. Ho detto loro che era molto bello che avessero trovato il tempo di riunirsi insieme nonostante tutte le fatiche e i pesi di cui si fanno carico nella loro quotidianità. Essere insieme, condividere le proprie esperienze e fatiche, spero sia per loro un modo per ritrovare speranza, ma anche per acquistare consapevolezza della propria condizione.
Polly e Vicky sono le zie di Angela, sono state a casa di Caterina durante questo mese di agosto, approfittando delle vacanze da scuola per stare un po' insieme alla nipotina. Polly ha 23 anni e studia a Kampala per diventare sarta. Vicky ha 12 anni e vive all'orfanotrofio Saint Clare.
Osservandole in questi giorni mi sono resa conto di quanto sia spiccato il loro bisogno di giocare. Segno che la vita non ha accordato loro questo privilegio molto di frequente. E' bello vedere come siano felici di giocare con i bambini, anche se sicuramente la prospettiva di farsi una famiglia propria per loro non è allettante: non può esserlo in queste condizioni. Eppure sembra esserci in loro, ed anche in altre giovani donne che incontro, un innato senso di maternità e di cura per la vita dei bambini. Come se l'essere famiglia non sia qualcosa che possa renderle felici, ma essere madri si.
Sembra che  tutte le violenze, le brutture, la miseria, la mancanza di libertà non possano comunque cancellare l'intima ed essenziale bellezza delle donne.
Ieri è stato un giorno importante per Caterina e Angela: si sono presentate davanti al giudice di Lira per chiedergli che le riconosca come madre e figlia.
Dopo quasi tre anni di convivenza, un periodo lungo per Caterina, tutta la vita per Angela, la legge le riconoscerà come madre e figlia. Presto anche la rigida legge italiana le considererà tali.
Una donna single e una bimba africana già destinata ad uno dei tanti orfanotrofi ugandesi, ora possono sognare insieme un futuro diverso.

...che siano forse queste le bellezze che salveranno il mondo...

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