martedì 24 gennaio 2012

Aber - ventitreesima settimana

Diritto...e rovescio

In Uganda l'aborto è illegale.
In Uganda il diritto dell'embrione e del feto alla vita è garantito fino al momento della nascita, poi...

Se una ragazza resta incinta durante la scuole viene espulsa e di solito non termina gli studi.
Quando una madre arriva in ospedale per partorire è già fortunata se riesce a sopravvivere; il fatto che riesca a sopravvivere anche il bambino è solo grazia di Dio.

Di quelli che poi nascono vivi circa il 14% muore prima dei 5 anni di età: ciò significa che una madre che mette al mondo 7 figli (cosa abbastanza comune) ne vedrà morire mediamente uno prima dei 5 anni, gli altri non si sa: le statistiche non lo dicono.

La donna viene comprata al momento del matrimonio (quello tradizionale) all'età di 17 o 18 anni per un numero di animali e attrezzi proporzionale al suo livello di istruzione e ad altre qualità. Da quel momento appartiene alla famiglia del marito, deve zappare e fare figli su cui non ha nessun diritto decisionale. Se al momento del nono o decimo parto desidera fare la legatura delle tube per evitare ulteriori gravidanze deve chiedere il consenso al marito che può non darlo. Se non è in grado di dare abbastanza figli al marito e del sesso desiderato può essere affiancata da una co-wife o rimpiazzata.

I bambini che nascono godono delle cosiddette cure parentali strette fino a che non nasce il fratello successivo (di solito circa 2 anni dopo) a quel punto devono iniziare a badare ai fratelli o alle capre e andare a prendere l'acqua al pozzo. Essendo forza lavoro non sempre c'è la possibilità di portarli all'ospedale per le vaccinazioni e le cure, se non dopo una settimana o due di febbre. Così può succedere di morire di tetano a 5 anni: qui la vita di un bambino vale meno di un'antitetanica.
Qualcuno di loro va a scuola: in classi da 100 con maestri spesso assenti e talvolta ubriachi, spesso senza libri o quaderni. Molti di loro vanno a scuole “boarding”, tipo collegio, e tornano a casa solo per le vacanze. Già dalla prima elementare vengono classificati in base al profitto dal più bravo (numero 1) al più scarso (numero 80, 90...) e possono essere bocciati, anche in prima elementare.

Non è certo questo il modo e il luogo dove dibattere sul diritto all'aborto, ma io credo che quando si parla di diritti bisogna sempre esplicitare il soggetto a cui si stanno garantendo questi diritti.

Per me i diritti dovrebbero essere garantiti agli ultimi, ai poveri, agli svantaggiati...alle donne, ai bambini, quelli già nati per incominciare.

2 commenti:

  1. http://www.worldmapper.org/posters/worldmapper_map261_ver5.pdf

    http://www.worldmapper.org/posters/worldmapper_map258_ver5.pdf

    http://www.worldmapper.org/posters/worldmapper_map219_ver5.pdf

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  2. Hai ragione Mary. Hai tutta la mia stima. Hei... che belle foto ! Ormai siete diventati bravissimi ! Un abbraccio. Andre

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