Anche questa settimana ospitiamo un post scritto a sei mani da Laura
Guido e Davide...a volte è bello vedersi e vedere il mondo
attraverso altri occhi...
E
approfittiamo per ricordare a chi ci è venuto a trovare o ci ha
incontrato qui ad Aber, più o meno di recente, che è sempre il
benvenuto a postare sul nostro blog, per raccontare attraverso altri
sguardi questo angolo di mondo!
Buona
lettura...
L’ABC dell’Africa
Quasi tutta l’Africa lango di Aber ad una valutazione superficiale
potrebbe stare in un ABC…
Eccolo.
<< Apwoio >> <<Apwoio>>
<<Ber?>> << Ber!>>
<<Copango?>> << Copporopè!>>
<<Ciao!>> << Ciao!>> << Bene?>>
<< Bene!>> <<Novità?>> <<Tutto al
solito!>>
“Bene? Sicuri che va tutto bene? No, in effetti non ci sono
novità, ma questo non va bene, qualche novità ci deve essere,
guardate bene” verrebbe da dire quando in 15 giorni senti
questo dialogo in lango così tante volte che ormai lo dici anche tu
povero milanese che stenta a dire due parole in inglese…
Beh noi che abbiamo avuto l’occasione di vivere questa ricca
esperienza difficilmente descrivibile in poche parole (come farebbe
un lango..), abbiamo pensato di usare qualche parola in più e,
guardando bene, abbiamo trovato almeno un’altra ventina di lettere
oltre l’ABC per dire questa nostra Africa, e vorremmo condividerle
con gli amici del blog…
A come l’alfabeto degli amici ad Aber
fatto di gesti semplici familiari quotidiani che hanno reso
l’esperienza in casa Piccio indimenticabile
B come Basket time occasione sportiva e divertente che
il nostro eroe Berna (Davide) nel match Italia – Uganda ha
voluto vivere con lo stile NBA del basket spettacolo, tra cadute voli
piroette a piedi scalzi sul cemento: ne porta ancora brutti
segni...
C come lo sport preferito dagli abitanti di Aber: la Corsa
al mango: al primo soffio di vento posizionarsi nei pressi del mango
con aria indifferente (nei pressi, mai sotto, dove ci sono i famosi
serpenti del mango, quelli verdi, forse non velenosi, - come
forse??), tenere lo sguardo fisso al mango giallo (maturo) che starà
per cadere e al primo movimento di caduta del frutto dal ramo
fiondarsi a raccoglierlo cercando di non farsi colpire, caso in cui
il trauma cranico è assicurato; un pomeriggio Guido e Franci
sono rimasti 20 minuti a fissare la pianta di mango e poi hanno
vinto! (brutta cosa la fame…)
D come Dai che ce la facciamo ad arrivare lì in 36 ore
di meraviglioso viaggio passando dal Rwanda e poi su a Kampala da
dove iniziava l’infinito viaggio nel bush ugandese su un pullman
con uomini donne bambini e bestie, a due ruote sull’asfalto
e due giù, per una pendenza di 45 gradi sul lato...
E come Esagerati i semini in un limone, i fagioli che
cadendo a terra danno la pianta, le stelle nel cielo, le termiti nel
volo nuziale, i temporali tropicali, gli orizzonti infiniti, il rosso
della terra, il numero dei figli…
F come Futuro che nella grammatica lango non esiste …
e come si fa a pensare ad un futuro se non si sa se si arriva
al mattino dopo e se lo sguardo al domani è “magari qualcosa
succede”…
G come Franci il Guerriero che cammina a testa alta,
unico bambino musungu, col suo cerotto in mezzo alla fronte che lo
corona eroe dei due mondi;
H come Aber Hospital dove la Pizzi, furibonda, al
cesareo numero 200 (almeno) deve ancora dire alla strumentista
“bisturi” “forbice” “filo”, dove Stella muore di leucemia
(forse, come si fa a far diagnosi? la suocera i soldi per andare al
Lacor Hospital per la biopsia non li ha e forse la mucca che invece
ha le serve per comprare un’altra moglie al figlio..), dove Moses
viene dimesso (VIVO) con le prime tre cause di morte al mondo e
ritorna a casa a riprendere in mano la zappa che aveva lasciato per
un “dolorino alla schiena”, dove le donne per riposare un po’
si fanno ricoverare mimando crisi convulsive e meningiti che (qualche
volta, poche) fregano anche la Pizzi;
I come Iceme, Lacor e tante altre realtà dove persone diverse
in modi e tempi diversi hanno dato e danno la vita per gridare e
vivere una giustizia, dare e chiedere dignità e libertà;
J come Jafar Piccione, grasse risate, grazie Marco! ed
evviva tutti i Piccione, ormai tantissimi anche in Africa!
K come Kassava… “no, grazie, come se l’avessi
presa, davvero…” L come Lariam che da bravi stiamo
ancora prendendo, come fossimo ancora un po’ lì in Africa;
M come Muezo gioco africano fatto di legno e semi,
gioco che richiede abilità, velocità e ragionamento, regalo di
Martin a Marco, a cui anche noi abbiamo cercato di
imparare a giocare, segno delle belle relazioni che oltre agli
ostacoli della lingua e della cultura Marco e Mari
hanno; saputo intrecciare, relazioni nelle quali anche noi in qualche
modo siamo entrati, nel nostro piccolo, perché le relazioni vere
tendono ad allargarsi;
N come Nilo, regale e maestoso, che fa il solletico ai
coccodrilli e agli ippopotami, che rispecchia i voli spettacolari dei
martin pescatori e delle libellule, che rende verde e rigogliosa la
terra rossa d’Africa e che incanta nelle sue cascate;
O come hO visto Milan - Atalanta nel Mc Donald di
Kampala (no comment);
P come il Pellegrinaggio (in corso) a Namugongo di
Marco, per camminare insieme, per fare un pezzo di strada (solo 450
Km, gli stessi delle nostre 6 ore di pullman…) con gli Ugandesi:
aspettiamo i tuoi racconti!! (no tranquillo non diciamo in giro che
ti sei portato la tenda “pronta in un lancio” della Decathlon, la
Moca rigorosamente da UNO, il filtro per l’acqua, la maglietta in
microfibra assorbisudore e ti sei spruzzato di insetticida Biokill se
mai anche gli insetti avessero voluto camminare con te…);
Q come Quirino gigante buono, fedele autista nel tratto
Entebbe – Kampala: un grazie particolare a lui per averci offerto a
casa sua a finestre chiuse e con la stufetta accesa (fuori la
temperatura era drammaticamente scesa da 38 a 30 gradi) una bevanda
simile alla cioccolata calda che ci ha mandato in sciolta
all’aeroporto di Entebbe e di Istanbul (sempre piacevole…);
R come Rientro che si avvicina, vi aspettiamo in questo
povero Occidente;
S come Spiedini di capra serviti su raggi di
bicicletta ad ogni fermata del bus, versione ancestrale del Mc
Drive..;
T come Tse Tse, la mosca assassina che, si legge
nelle bibbie dei tropicalisti: “può trasmettere diversi tipi di
Tripanosoma (bestiolina che trasmette la “malattia del sonno”, un
sonno…eterno…ndr) che si incrociano proprio lì nell’East
Africa nella zona delle Murchison falls (le cascate del Nilo di cui
sopra) e, per quanto ormai i casi siano rari, colpiscono
principalmente gli avventurosi turisti che si inoltrano in quel
territorio..”. Marco: <<ricordatemi che quando giriamo a
sinistra su per il bosco, si devono sollevare i finestrini, se no
entrano le mosche”; peccato che il tubo della macchina si sia rotto
proprio in quei paraggi ai piedi del bosco e abbiamo assistito al
macchinoso tentativo di riparazione del tubo per un’oretta all’aria
aperta e che nella barca sul Nilo ad un certo punto ci sia stata
un’invasione di mosche.. Beh ce la raccontiamo tra qualche mese…!!!
U come Uragano tropicale che pochi giorni dopo la
nostra partenza ha abbattuto manghi e con essi capanne (tra cui la
Moschea di Mustafa papà di Jafar Piccione a cui
mandiamo il nostro pensiero affettuoso) – vedasi E e M;
V come Varicella: scusaci Samu se ti grattavi e noi
pensavamo ad un simpatico capriccio per attirare la nostra attenzione
e ancora adesso, guardando la tua foto alla pozzanghera con la manina
che cerca di raggiungere la schiena per un attacco di prurito, ci
sentiamo male!
W come What
are you looking? Chiediamo a dei turisti americani nel Parco
tutti intenti coi cannocchiali a guardare in una direzione… :
Lions! Lions? WoW! Noi si stava guardando un
meraviglioso esemplare di tartaruga, notando che di simili ce ne sono
anche …al Parco Lambro…!
X: impossibile segnarla sui più comuni atlanti cercando Aber!
Ma dove siete (siamo) andati?!?!
Y come You and Me, l’opzione telefonica tra
Marco e Mar…iagrazia? Ma no! Tra Marco
e Martin che a dispetto dell’ABC dei lango (vedi sopra) ha
scelto di unire virtualmente la sua SIM a quella di Marco per
dire tante parole parole parole – vedasi M;
Z come Zappare, che se passa a sport olimpico l’Uganda
porta a casa l’Oro come nella Maratona..
Apwoio
Davide Guido e Laura
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