giovedì 4 luglio 2013

Aber - anno II - cinquantesima settimana

Piccio: Eroe o Pierino?
 
Parola all’”accusa” (la Mari): Non è certo un tema nuovo su questo blog quello che riguarda la peculiarità dei trasporti in Africa. Abbiamo narrato più volte quanto siano pericolosi, disagevoli e imprevedibili gli spostamenti.
Conosco solo una persona al mondo che sarebbe ancora ottimista dopo due anni di esperienza in Uganda riguardo ai trasporti, e la conoscete anche voi! E' l'eroe indiscusso di questo blog: il Piccio!
Qualche giorno fa mi dice: “I maestri di Atapara Primary School mi hanno invitato ad andare con loro domani alla festa per l’African Child Day” (vedi post di settimana scorsa).
E io: “Ah ti vogliono scroccare il passaggio!” (commento poco lusinghiero, è vero, ma mutuato da profonda conoscenza e ripetute esperienze...)
“Ma no...hanno i loro mezzi e poi dovrebbe essere proprio qui vicino. Una cosa veloce: torno per pranzo.”
Io sorrido e non commento.
Il giorno dopo a mezzogiorno mi arriva il seguente sms: “Mi sa che qui va per le lunghe: siamo arrivati tardissimo e siamo in culo ai lupi: tutto normale insomma...”
Alla sera il report degli avvenimenti così come narrati dal protagonista:
“Partenza prevista 9.30 am, partenza effettiva 11.30 am.
Distanza stimata circa 2 Km, distanza reale oltre 10Km prevalentemente nel bush.
Stima Km percorsi con la nostra auto (e la nostra benzina!!!) 0, km percorsi effettivamente con la nostra auto 25.
Persone trasportate 4andata/4 ritorno...tutte sovrappeso!
Insomma ho fatto il conto che al ritorno il carico sulla nostra macchina sfiorava i 5 quintali!”
Non vorrei ripetermi, ma sapete quanto mi piace dire “Te l'avevo detto!”
Anche questa volta: realismo 1 – ottimismo 0!
Ma sono certa che il Piccio non smetterà di pensare positivo e ad ogni richiesta di passaggio risponderà sempre: “It's fine, no problem!”...in fondo è il nostro eroe!
Parola alla “difesa”(il Piccio): sicuramente la Mari ha ragione quando mi descrive come un inguaribile ottimista che a volte sfiora l’ingenuità e che spesso eccede di buonismo. In mia difesa vorrei però proporre due visioni differenti dell’accaduto. Sembra che l’accusa fondi la sua inquisitoria in particolare sui temi del “cronico ritardo”, delle “false distanze” e della “quantità/tipologia di gente trasportata”.
Ecco, io credo per i primi due di essere vittima della legge del contrappasso! Chiunque mi conosca sa che la puntualità non è un mio punto forte e che, soprattutto quando si visita una città insieme a me o quando si cammina in montagna…nessun luogo è lontano…nel senso che mi trovo spesso a mentire più o meno volontariamente sulla distanza della meta verso cui stiamo camminando! Così in questa avventura africana credo di essere spinto a riflettere su questi miei piccoli difetti provando sulla mia pelle cosa significhino!
Per quanto riguarda invece il terzo capo di accusa, vorrei chiedere a voi lettori chi non sarebbe incuriosito e chi non morirebbe dalla voglia di sapere come va a finire una barzelletta che inizia così: “Su una macchina ci sono: un bianco, un nero, una suora, una cieca e una zoppa…” già, questa era la tipologia di passeggeri che mi si sono proposti al mio arrivo ad Atapara Primary School con la mia minuta RAV4. Ancora una volta non ho saputo dire di no a nessuno di loro e mi sono ritrovato a rispondere: “It’s fine, no problem!”
Che altro dire, più che un eroe mi sento a volte “Pierino”, protagonista di mille barzellette, ma va bene così perché credo che per questa gente, per me e per tutti…ridere aiuta a vivere meglio!
Alla prossima barzelletta…
(PS: in copertina, foto di repertorio: Piccio, autista di matrimonio, trasporta 12 persone su una macchina omologata per 4!)

2 commenti:

  1. PICCIO SEI UN MITO!!! Un pò pierino ma sempre un mito non commento spesso ma sappiate che Vi leggo sempre un bacione grosso anche a Mary!!
    Anna e Giak

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  2. Post FANTASTICO!!!
    Siete una grande squadra!!
    Baci
    atim

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