martedì 9 ottobre 2012

Aber - anno II - dodicesima settimana

09-10-2012: 50° anniversario dell'indipendenza
 
Anche quest'anno nella riflessione per questo giorno in cui l'Uganda celebra con grande orgoglio l'indipendenza (in modo particolare per il 50° anniversario) non posso non soffermarmi sul significato della parola "indipendenza" sia per questa società sia, più in generale, per tutti noi. Per ragionare su questo mi ha aiutato molto un bambino africano di nome Kirikù (protagonista del film di animazione "Kirikù e la strega Karabà" che consiglio caldamente di vedere e usare come strumento per conoscere e far conoscere un po' di più la cultura e la società africana). Kirikù è un bambino che, appena nato, viene a conoscenza che tutti i suoi parenti maschi sono morti tentando di uccidere la strega Karabà. Questa strega infatti derubava la gente di tutti i suoi ori e con una magia aveva chiuso la sorgente che portava l'acqua al villaggio. Kirikù decide che anche lui vuole combattere la strega Karabà ma questa volta non per ucciderla ma per capire perchè è cattiva e cercare di guarirla. Durante questa sua avventura si imbatte in tante difficoltà ma le più grosse gli derivano soprattutto dalla sua gente. La sua tribù non è libera di pensare ma è schiava di una tradizione perversa. Una tradizione che non accetta i cambiamenti, non accetta le novità, non accetta di osservare le cose da un altro punto di vista. Questa società non può neanche prendere in considerazione che un bambino proponga una soluzione alternativa ai problemi. La saggezza è unicamente negli anziani e anche davanti all'evidenza non è accettabile un cambiamento. Spesso si crea un pensare comune che diventa la verità indiscutibile (per esempio si attribuiscono al maligno alcuni problemi solamente perchè non se ne conoscono le cause, ma questa attribuzione blocca ogni tentativo di comprensione e di conseguenza di risoluzione del problema). Anche Kirikù ad un certo punto è stanco e si sente troppo piccolo per sconfiggere il male e si rivolge agli antenati (la tradizione più vera) chiedendogli un talismano. La Verità (rapresentata da un anziano saggio) però gli dice che il male si serve proprio dei talismani per tenere schiavi gli uomini e quindi Kirikù non deve affidarsi a questi simboli ma usare la sua forza e le sue capacità. Alla fine Kirikù scopre che la strega ha una spina conficcata nella schiena che la fa soffrire e questo dolore la fa diventare cattiva. Kirikù riesce a rimuovere la spina e la strega smette di essere cattiva.
 
Kirikù ha reso indipendente la strega perchè l'ha guarita dalla sua sofferenza, dal suo dolore e di conseguenza dalla sua cattiveria.
Kirikù ha reso indipendente la sua gente perchè gli ha fatto capire che le cose possono essere viste da un altro punto di vista.
 
Allora auguri Uganda...nella speranza che anche tu possa essere un po' più indipendente da un recente passato che ti impedisce di crescere e cercare nella tua storia il vero modo per essere libera.
 
Grazie Kirikù...cercheremo di imitarti! alla fine già Qualcuno aveva detto che dovremmo essere un po' più come bambini!

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