mercoledì 21 settembre 2011

Aber - quinta settimana

Is 55,6: "Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino".
Così iniziava la prima lettura di domenica scorsa (rito romano). Appena letta mi ha colpito e interrogato. Forse perchè qui il Vangelo trova un'incarnazione che, anche volendo, non puoi trascurare. In modo particolare mi colpiva, da una parte, l'importanza data al vivere il momento dell'oggi, all'essere presente al presente e dall'altra le due affermazioni :"mentre si fa trovare" e "mentre è vicino"...forse ci sarà un tempo in cui non sarà vicino o in cui non si farà trovare? Effettivamente in quest'Africa dalle mille contraddizioni non è sempre facile trovarLo. Se da una parte ci sono il coraggio e la forza delle donne e i sorrisi dei bambini in cui la Sua presenza è fin troppo evidente, dall'altra parte c'è la povertà (non solo economica), l'ingiustizia di alcune situazioni, l'egoismo di molti che, stanchi di dover sopravvivere più che di vivere, pensano solo a loro stessi (scaricando chiunque, forse per prima la propria famiglia), la rassegnazione di chi sa che non vedrà mai cambiare nulla della sua situazione indegna. L'Africa non è solo ospitalità, sorrisi, musica e coraggio! E allora il senso di essere qui è invocare il Signore insieme a questa gente affinchè non faccia mai mancare la speranza, la consolazione, la voglia di lottare e di cambiare le cose nella certezza che Lui è e sarà sempre vicino.

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