giovedì 8 agosto 2013

Aber - anno II - cinquantacinquesima settimana

Il punto sui progetti

Mi scuso in anticipo se questo post non sarà entusiasmante come al solito (modestia a parte!) ma a volte è giusto fare anche delle comunicazioni di servizio! Così questa settimana vorrei aggiornarvi sullo stato dei progetti che molti di voi hanno sostenuto. Naturalmente, dietro alla “fredda cronaca” c’è un “caldo ringraziamento” da parte della gente di qui…dai bimbi dell’asilo ai ragazzi dell’orfanotrofio, dai componenti del coro a tutti gli abitanti di Aber che in qualche modo sono arrivati con le loro vite nelle vostre case ma che, in direzione opposta, hanno potuto anche conoscere un po’ meglio l’Italia e gli italiani sentendosi così meno soli nella loro dura lotta quotidiana.
I tre principali ambiti di intervento sono stati l’asilo, il St.Clare e il coro.

Asilo: l’asilo St.Josephine Bakhita è l’asilo parrocchiale di Aber. Nato solo 3 anni fa versava in condizioni indegne. Quando l’associazione Pan di Zucchero è venuta in contatto con questa realtà, ha deciso di accollarsi i costi della ristrutturazione degli edifici e mi ha chiesto di seguire i lavori da vicino. I lavori sono avvenuti in due fasi successive: nella prima sono stati ristrutturati i blocchi delle classi e della cucina, nella seconda sono state invece sistemate le latrine e un salone attualmente usato come magazzino ma che presto diventerà sala giochi. Successivamente grazie ad aiuti provenienti da amici e conoscenti è stato possibile apportare delle migliorie essenziali per una scuola materna. Sono state quindi pitturate sui muri delle decorazioni didattiche (come l’alfabeto, i numeri e la piantina dell’Uganda) e non (come il logo, il motto della scuola e il simbolo dell’Uganda); in seguito sono stati acquistati i banchi e le panche (in precedenza i bimbi si sedevano per terra o su delle panche sgangherate che spesso risultavano pericolose e per scrivere si mettevano in ginocchio appoggiando il quaderno sulle stesse panche); parte fondamentale dell’arredo di un asilo sono senz’altro i giochi e così abbiamo messo delle altalene, una giostra, una struttura per arrampicarsi, due scivoli, delle gomme piantate nel terreno e delle porticine per crescere oggi i campioni di calcio di domani! Infine è stato acquistato del materiale essenziale per avviare e gestire un asilo che, anche se può sembrare strano, mancava totalmente in precedenza (penne, quaderni per maestri, registri, cancellini, righelli, etc.etc.etc)
Oltre alla ristrutturazione fisica si è cercato di migliorare anche la qualità dell’insegnamento e della gestione dell’asilo. In modo particolare abbiamo trovato un head teacher con più esperienza, abbiamo costituito una commissione per seguire l’aspetto didattico e una per l’aspetto economico. Presto procederemo con la registrazione della scuola presso il ministero dell’istruzione.

St.Clare: purtroppo i due progetti legati all’orfanotrofio hanno trovato delle opposizioni inaspettate e incomprensibili che hanno un po’ rallentato la loro realizzazione. Come forse vi ricorderete le due idee erano:

·         costruire un’area sport (sistemare il campo da calcio e costruire un campo da basket e uno da pallavolo)

·         “adottare” un educatore (pagando gli stipendi di due figure educative locali per un anno così da dimostrare – come se ce ne fosse bisogno ! – che in un orfanotrofio con cento ragazzi pre-adolescenti serve un po’ più di personale, rispetto alle attuali tre suore, che si occupi dell’aspetto educativo)

I donors e il board hanno ritenuto non necessario introdurre delle nuove figure educative e anche per l’area sport hanno posto dei limiti sebbene di entrambe le iniziative fossero stati precedentemente informati. Comunque sembra che ora si siano convinti che almeno avere degli spazi “fatti bene” per i ragazzi per giocare e fare sport non sia del tutto fuori luogo in un orfanotrofio. Così abbiamo fatto fare dei preventivi per livellare il campo da calcio (il rischio storte/distorsioni/fratture era elevatissimo)  e per mettere delle porte; per costruire un campo multi-purpose per basket e pallavolo o, in alternativa, uno per basket su cemento e uno per pallavolo su erba.
Questo progetto verrà finanziato con i soldi raccolti durante il presepe di Venegono. (Una piccola parte di questi soldi sono stati usati per ultimare i lavori dell’asilo)

Piccio-gadget : terzo ambito di intervento deriva dai soldi raccolti con i piccio-gadget (cd e libro fotografico). Come deciso in precedenza, questi soldi sono stati messi interamente a disposizione dei protagonisti di queste attività (i componenti del coro della parrocchia e i ragazzi del St.Clare). Nel caso del coro sono stati utilizzati in una piccola parte per pagare le ore spese dal maestro  per scrivere e tradurre i testi (oltre che per fare le prove) ma per la maggior parte sono serviti per comprare nuovi strumenti e per una divisa ufficiale del coro. I ragazzi del St.Clare hanno invece richiesto delle divise per calcio e pallavolo, un mweso (gioco tradizionale africano) e altro materiale (corde per saltare, palloni).

Disegni: un ultimo resoconto va fatto sui disegni raccolti durante il periodo natalizio e fatti dai bimbi che passavano dal presepe dei comboniani. Hanno riscosso un grande successo! Ne sono arrivati 951! Al momento della distribuzione i ragazzi erano molto contenti di ricevere questo piccolo pensiero da amici lontani! I migliori li abbiamo attaccati su un cartellone che è stato poi appeso in salone.

Per vedere delle foto dei vari progetti potete cliccare sull'album "progetti" nelle Piccio-foto

Per un resoconto più dettagliato sulle entrate e le uscite dei vari progetti, potete scaricare il bilancio progetti cliccando qui

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