martedì 11 ottobre 2011

Aber - ottava settimana

Ripensando all'ultimo periodo, sono tante le cose che ci sono rimaste indietro da raccontare, da condividere. Forse perchè c'è un po' meno tempo, forse perchè c'è meno tempo per ripensare a ciò che si vive. Comunque sia è un peccato e cercheremo di porvi rimedio. Naturalmente, molto di ciò che abbiamo vissuto è, come sempre e come tutto, contraddittorio. Andiamo con ordine:
- Orfanotrofio/casa per disabili di Gulu: Entrambe le realtà sono molto belle, gestite da un fratello comboniano con l'aiuto di mamme che si trovano ad avere figli disabili o si trovano da sole con figli che non riescono a mantenere e tirano fuori uno spirito di solidarietà sorprendente. Le contraddizioni consistono in questo: perchè i bimbi sono così spesso un problema per la famiglia? non sempre i genitori sono morti, eppure mantenere un figlio diventa insostenibile. Colpa loro che non dovevano farli? VERO! colpa di un sistema che porta alla povertà (economica e culturale) estrema? VERO!Fatto sta che questi bambini esistono, sono!
Per quanto riguarda i disabili è ancora più assurdo dato che, secondo l'autorevole opinione della Mari, con 2 euro di farmaci alla nascita, più della metà di quelle malformazioni potrebbero essere evitate!
- Inaugurazione nuovo orfanotrofio di Aber: una struttura molto bella (4 milioni di euro!!!) una bella celebrazione (vescovo, autorità, donors, canti, balli)...le contraddizioni? l'imbarazzo generale al momento della presentazione del personale che verrà coinvolto nella gestione (2 suore, 2 cuoche e 1 custode per 200 ragazzi)! nessuno ci ha pensato, nessuno ha preso in considerazione l'aspetto educativo! E per di più, il giorno dopo le suore si lamentano perchè la struttura che le accoglierà è lontana da dove dormono i ragazzi e diventa difficile sorvegliarli, perchè tutta la struttura è lontana dalla chiesa dove facevano i momenti di preghiera, perchè la struttura così bella sarà sporchissima perchè circondata da fango e perchè un uso corretto delle toilettes occidentali sarà difficile da far entrare nella testa dei ragazzi! Una domanda: non si poteva sistemare la struttura precedente secondo criteri più sobri e ascoltando le esigenze di chi ci ha vissuto per anni? (per questa ragione ho iniziato anche a raccogliere interviste ai ragazzi molto interessanti!).Due risposte: la prima ufficiale: a volte ristrutturare costa più che costruire da nuovo e i risultati sono peggiori. la seconda ufficiosa: si sarebbe potuto spendere in modo diverso quei soldi, ma forse ci avrebbero potuto "mangiare" meno persone, ma forse la foto al momento dell'inaugurazione sarebbe stata un po' meno bella!
- Conoscenza realtà locali: molto positiva è stata la conoscenza delle realtà locali, di persone che hanno voglia di cambiare le cose. In modo particolare ho conosciuto il responsabile della commissione giustizia e pace, il responsabile della pastorale delle famiglie e 3 boyscout. Tutte queste realtà sono in grado di trattare problematiche presenti in qualunque paese (rispettivamente: giustizia sociale, il rovinarsi delle famiglie, i giovani), ma con i loro mezzi e dal loro punto di vista. E questo è fondamentale per il futuro dell'Africa. Proprio collegato a questo, domenica si è festeggiata l'indipendenza!
- Indipendenza è diverso da maturità: come dicevo, il 9 ottobre si è festeggiato il 49° anniversario dell'indipendenza dall'Inghilterra. Se, sicuramente, è stata una tappa fondamentale nella storia del Paese, sono anche vere le due cose seguenti: 1. sono ancora molto immaturi...per esempio, il giorno successivo non c'erano gli insegnanti a scuola e mancavano gli infermieri e i dottori in ospedale! 2.Purtroppo per questi paesi è ancora molto lontana l'indipendenza economica. Per troppi aspetti sono ancora condizionati (schiacciati!) dai paesi europei e occidentali.
- Anniversario Aboke: Ieri 10 ottobre, oltre ad essere San Daniele Comboni, era anche il 15° anniversario del rapimento delle ragazze della scuola di Aboke ad opera dei ribelli. E' stato bello ascoltare alcune delle ragazze scappate e tornate alla libertà. E' stata bella la testimonianza di persone (ancora una volta donne!) che hanno lottato per cambiare il proprio destino e dare una speranza a tutto il Paese.

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