Dal 21 al 23 Maggio abbiamo potuto
partecipare all'incontro che tutti gli anni si tiene tra i Laici
Missionari Comboniani che lavorano in Uganda. E' stato un bel momento
di ritiro, di confronto, di crescita, di speranza...
L'incontro si è tenuto a Namugongo,
luogo molto significativo per l'Uganda (e per il mondo) perchè ha
visto il martirio di tanti giovani in nome del Vangelo (ma su questo
scriverò un post prossimamente in quanto il 3 Giugno è
l'anniversario).
Purtroppo non tutti gli LMC presenti
sul territorio nazionale hanno potuto partecipare ma eravamo comunque
un bel gruppetto. La maggior parte erano ugandesi. Come espatriati
c'eravamo io, Caterina e tre ragazze tedesche. I temi dell'incontro
sono stati:
- riflessioni sul carisma di Comboni;
- gli stili di evangelizzazione di Gesù;
- confronto sugli outcome dell'incontro dello scorso dicembre tra i rappresentanti degli LMC presenti in Africa.
Come sempre, il valore aggiunto è
stata la possibilità di incontrarsi e conoscersi nei momenti di
relax.
E' stato soprattutto importante
conoscere la realtà degli LMC ugandesi. Una realtà ricca, una
realtà che non ti aspetti, una realtà che il tuo maledetto senso di
superiorità europea non ti fa immaginare.
Sono una trentina di persone in
maggioranza uomini ma con una buona componente femminile. Hanno due
(!) comunità (e qui devo dire che, per chi sa quanto stiamo penando
per aprirne una, c'era dell'invidia), hanno aperto e gestiscono una
scuola che cerca di offrire un buon livello d'istruzione (andando
incontro ad un'esigenza molto importante per il paese), vivono la
dimensione della missione “ad gentes” all'interno del territorio
nazionale soprattutto per mancanza di risorse economiche ma, chi
conosce l'Uganda, sa che è molto più “ad gentese” per un
Baganda vivere in Karamoja o nell'Acholi land che per un italiano
vivere in Uganda. Hanno il grande merito (per niente scontato) di
essere un gruppo con persone appartenenti a tribù diverse. La loro
formazione per diventare LMC prevede 6 mesi di full immersion in cui
vivono in una loro comunità e hanno incontri sulla teologia, su
Comboni, sull'animazione missionaria, sui temi sociali.
Una volta che sei LMC, il responsabile
laico e il padre comboniano incaricato per gli LMC, in considerazione
anche della tua professione, ti chiedono di andare a vivere per un
periodo in una certa parte del paese.
Che altro dire...ancora una volta il
porsi nei confronti di una realtà nuova con un atteggiamento di
incontro e di ascolto mi ha stupito, mi ha meravigliato, mi ha
arricchito.
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