mercoledì 16 ottobre 2013

Aber - anno III - seconda settimana

Celebrations

Durante quest’ultima settimana ci sono stati due anniversari importanti…il 10° anniversario della canonizzazione di San Daniele Comboni e il 51°anniversario dell’indipendenza ugandese dal protettorato britannico. Come ormai saprete (visti i post dei due anni passati) l’anniversario dell’indipendenza è il 9 Ottobre. Non abbiamo fatto grandi cose per celebrarla. La Mari ha iniziato subito: a mezzanotte e 1 minuto era già in ospedale (visto che era di guardia) con 5 traumi cranici da gestire, conseguenza dell’ennesimo incidente stradale causato da un driver che ha pensato bene di festeggiare l’indipendenza nazionale…mostrando la sua dipendenza dall’ alcool! Per quanto mi riguarda ho invece unito l’utile al dilettevole (come sempre privilegiando il dilettevole) portando una decina di ragazzi del St.Clare a casa nostra e cucinando insieme due torte per festeggiare durante la serata danzante che si sarebbe tenuta a partire dalle 8 di sera. E’ stata anche un’occasione per fare due chiacchiere su cosa fosse l’indipendenza, quando è avvenuta, da chi è stata ottenuta, se è proprio necessario festeggiarla ubriacandosi fino al coma etilico, etc.etc
Alla sera sicuramente la parte della giornata che ha dato più soddisfazione: una cena a base di pesce preparata dalla Michela! Farfalle panna e salmone, filetti di sogliola in umido accompagnati da pomodori e peperoni al formo ripieni di tonno! Il tutto innaffiato da un vinello bianco sud africano! Che dire…w l’indipendenza!
Per quanto riguarda invece i festeggiamenti per il 10° anniversario della canonizzazione di Comboni, è stato bello ritrovarsi con tanti altri membri della famiglia comboniana per un momento di ritiro e un pranzo in compagnia. Ci siamo trovati la mattina del 10 Ottobre a Ngetta (vicino Lira) e abbiamo fatto un momento di preghiera seguito da una riflessione che, visto il clima festoso, aveva proprio come tema “la gioia dell’essere missionario in St.Daniele Comboni”. Effettivamente non è sempre facile vivere serenamente il proprio essere missionario; il rimanere entusiasta della propria presenza quando a volte ci si sente poco voluti; il trovare motivazioni forti nei momenti di sconforto e fallimento. Se a questo aggiungete tutte le disgrazie che avevano colpito il Comboni durante i suoi viaggi africani (le numerose morti dei suoi compagni di viaggio, la sua situazione familiare che con i genitori anziani e ammalati diventava sempre più grave, le malattie che di tanto in tanto lo affliggevano) credo che ci sia più di un motivo per ammirare veramente quest’uomo soprattutto per la perseveranza nella sua scelta, per la radicalità delle sue idee e per la sua immensa fede.
Comboni sarebbe stato sicuramente contento di vedere un’ Uganda indipendente (visto quanto era convinto di dover passare dal protagonismo degli africani per ottenere una vera salvezza per l’Africa) ma probabilmente avrebbe usato le parole di un super eroe dei nostri giorni per richiamarli al loro dovere: “big power (o grandi libertà come quelle portate dall’indipendenza) brings big responsabilities!” (l’uomo ragno)
Ancora una volta…buon “Independence Day” Uganda con l’augurio e la speranza che Tu possa sempre considerare la tua indipendenza non come  un obiettivo raggiunto ma come un cammino da fare insieme!
PS: segnaliamo che in occasione dell’anniversario della canonizzazione di Comboni è stato lanciato un nuovo sito/blog internazionale sui laici missionari comboniani: www.lmcomboni.org 

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