mercoledì 26 marzo 2014

Aber - anno III - ventitreesima settimana

Un atteso ritorno!

Finalmente sei tornata! Son passati quasi quattro mesi da quando te ne sei andata. Sì, è vero, durante questo periodo qualche volta ti sei fatta sentire, ma non è come averti qui con noi ogni giorno.

Da quando te ne sei andata la vita qui è diventata ogni giorno più difficile, più pesante. Nei momenti più duri anche la speranza nel futuro si affievoliva.
Senza di te i nostri corpi si erano inariditi, le nostre bocche seccate. Tutto era ricoperto di un manto che soffocava la vita e nascondeva la meraviglia di creature che testardamente volevano continuare a vivere.

Se fossi stato in altre parti del mondo, forse, sarebbe stato più facile fare a meno di te per così tanto tempo. Lì, avrei potuto sopperire in parte con la tecnologia e, in qualche modo, avrei potuto sentire meno la tua mancanza. Ma qui no, qui solo tu puoi ammorbidire il nostro cuore trasformandolo da terreno duro come la roccia a suolo morbido e accogliente facendogli riscoprire quelle enormi potenzialità di far germogliare la vita dentro sé che, senza di te, si erano come addormentate in uno sterile letargo.

Poi, improvvisamente, sei tornata. Il cielo si è oscurato come nelle più classiche manifestazioni divine. In quei brevi istanti, mentre alcuni segni presagivano il tuo avvicinamento e mentre si iniziava a respirare nell'aria uno strano fermento e a vedere nella gente una trepidante agitazione, l’incredulità, la paura e la gioia si alternavano dentro di me:

L’incredulità di quando temi che l’amata non sarebbe più tornata e invece, in qualche modo inizi a percepire la sua presenza;

La paura di quando credi di sbagliarti; di quando, ormai così vicino all'atteso momento, temi di svegliarti e realizzare che stavi solo sognando;

La gioia di quando, alla fine, la certezza della tua presenza fa svanire tutti i timori e puoi finalmente lasciarti andare in un abbraccio avvolgente.

Eccoti, finalmente! Tic-tac, tic-toc…incominci a bussare alla porta…poi sempre più insistente…tic-tac-tic-tac-tic-toc…sempre più impetuosa…quasi che anche tu fremessi per tornare e per rincontrarci.
Quasi che anche tu sapessi che solo la nostra unione può generare nuova vita!

Ben tornata, pioggia!

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